sabato 6 ottobre 2012

Presentato "2012 per curiosi" a Palazzo Frisacco: successo di pubblico

La fine del mondo è davvero vicina? Questa è la domanda di fondo a cui si è tentato di dare una risposta alla presentazione del libro “2012 per curiosi” del giovane scrittore tolmezzino Luca Coradduzza al suo esordio letterario.

L’appuntamento, organizzato nella sala multimediale di Palazzo Frisacco dalla Biblioteca Civica con il patrocinio del Comune di Tolmezzo, ha fatto registrare il tutto esaurito con oltre una cinquantina di “curiosi” che volevano saperne di più sulla data più attesa dell’ultimo millennio: il 21.12.2012.

“Nel volume -ha spiegato l’autore introdotto dal direttore della Biblioteca Giulio Boiti- ho tentato di raccogliere in maniera semplice e divertente quante più profezie possibili su quello che potrebbe accadere entro la fine di quest’anno mettendo in luce contraddizioni, teorie scientifiche, bufale ed incredibili coincidenze che fanno nascere spontanea la domanda: ma accadrà veramente qualcosa nel dicembre 2012?”.
Un libro catastrofico? "No -commenta-. Sul 2012 esistono centinaia di libri. Il mio vede le cose da un’ottica diversa. Analizza sia scientificamente che fantasiosamente i vari scenari, propone tutta una serie di dati e lascia al lettore la conclusione”.
Un volume scritto senza pregiudizi, ma con la voglia di fare chiarezza -per quel che è possibile-, su un argomento che ogni giorno appassiona sempre più curiosi in tutto il mondo.
Nel corso della serata è stato approfondito il tema attualissimo delle
tempeste solari, che proprio in questi mesi si stanno manifestando con forza e non poteva mancare il calendario Maya, del quale è stata data una corretta interpretazione.
Si è parlato, poi, dei presunti poteri dei
13 teschi di cristallo che saranno sprigionati quando essi saranno riuniti, e la profezia dice che ciò avverrà entro la fine di quest’anno.
Infine si è discusso di
allineamenti galattici ed argomenti quali il paventato avvento del pianeta Nibiru o l’arrivo degli extraterrestri.

“L’uomo, per sua indole -ha concluso l’autore-, da sempre ha tentato di interpretare i segni che la natura gli pone e da sempre, affascinato ed incuriosito dal mistero, ha tentato di ricavarne indicazioni per il futuro”.


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